E mentre ognuno di Noi è intento ai mille affanni quotidiani, preoccupati dal tempo che ci sfugge e ci affanniamo nel renderlo migliore per noi stessi e per chi ci sta più a cuore, preoccupati persino di renderlo migliore a chi tra di noi ne ha fatto una missione allegramente retribuita, c’è chi lavora per complicarti la vita, per rendertela più difficile ed in alcuni casi, là dove interviene il Buon Dio, inutile!
Eppure c’è stato un momento in cui avevamo deciso di essere uomini e di creare intorno a Noi un mondo di relazioni sociali e culturali virtuose, tali da ingenerare solo progresso, civiltà e un pizzico di consapevole felicità, eppure tutto questo viene inglobato da falsi miti, il dio danaro, le false religioni e le idee irriverenti, con una forza tale da trasformarci solo in sterili consumatori, di oggetti inutili, di uomini inutili e di approssimazioni circa il nostro divenire e per i più fortunati l’idea che possa esistere un paradiso.
Da schiavi a sudditi, da sudditi a cittadini, da cittadini a consumatori, da consumatori ad essere consumati e inutili consumatori della nostra vita, a tal punto che i più ottimisti pensano di rinascere schiavi, non fosse altro che per iniziare un ciclo e nel frattempo distrarsi tra le braccia di una donna.
Semplici consumatori, una nuova forma di schiavitù, e la nostra valutazione di uomini è la funzione inversa della nostra capacità di consumare, più siamo bravi a consumare meglio contiamo per la società, perché i migliori consumatori sono quelli che hanno più soldi, e più consumiamo cose inutili maggiore è il nostro consenso, i non consumatori sono i poveri, quelli che contano meno per il mercato, quindi inutili come le cose che i benestanti consumano per diletto, drammatica è l’equiparazione delle cose agli uomini!
E in questo frastuono non c’è un Dio non c’è uno Stato, non c’è un uomo che possa ascoltare il tuo dolore, perché se chiedi aiuto devi essere disposto a scendere a compromessi.
Intanto c’è chi, più o meno per fatal combinazione, vola alto, così alto da essere imprendibile, quando vuole sgancia bombe o soldi che più o meno sono la stessa cosa, ingenerando morte, rabbia e disperazione, e dopo ogni incursione si ritira sempre più in alto con molti più soldi e bombe di quelle che ha sganciato in precedenza, e dall’alto del suo nido si gode il panorama di un’umanità così debole, perchè senza protezioni sociali, così stolta, perché litiga tra se di chi è stata la colpa, così meschina, perché riconoscente a chi è causa delle loro disgrazie; e intanto il Diritto delle Genti – Ius Gentium -, la spada principale di difesa dei cittadini, gestito da corrotti e incapaci, è indifferente al grido di aiuto degli uomini, anzi spesso contribuisce a offenderli e versarli.
Siamo una pagliuzza in balia di un mare in tempesta, fatto di banca-straccia che polverizza ogni nostra emozione, una massa enorme di danaro che annulla ogni nostra seria cognizione della vita, della libertà e della felicità, se mai ci fosse speranza!
Ovunque andranno costoro, si siederanno sempre a capotavola, e di sicuro la tavola non sarà mai rotonda! E i convitati dovranno solo ubbidire e fare leggi ad hoc.
Sciacalli in libertà che hanno bilanci al cui confronto le Leggi di Bilancio di uno Stato iper-industrializzato, sono carta straccia, e dentro quelle infauste leggi c’è la nostra vita che qualcuno ha posto in vendita al migliore offerente, pensiamo di ottenere quello e quell’altro, di scegliere quello e quell’altro, ma alla fine consumiamo solo noi stessi, ma alla fine non siamo altro che stupidi consumatori di oggetti inutili, di leggi inutili e nella migliore delle ipotesi di clown senza volto.
Vedo che c’è qualcuno più “cassandra” di me. Condivido, ma poichè non ho , ancora, propensione al suicidio, aggiungo, come la Rossella di Via col vento “Domani è un altro giorno” e, chissà, sorgerà pure il sole.