E’ curioso il dibattito che si sta sviluppando sui media, dopo l’attacco che il Presidente del Consiglio dei Ministri Sig. M. Renzi ha fatto nei confronti di Ballarò e di Martedì, i due programmi di prima serata che trattano di questioni politiche in genere!
I soliti noti, ossia la materia prima di cui sono fatte queste pessime trasmissioni, si affaccendano sulle solite testate giornalistiche TV e della carta stampata a sciorinare le stantie teorie sul ruolo dei giornalisti, degli editori, della politica… della comunicazione!
E’ un pò come se lo chef si lamentasse che il minestrone non gli è riuscito, quando è più o meno consapevole del fatto che ha usato della verdura marcia!!! Dico più o meno consapevoli perché ad esempio sulla Santanc… si possono avere opinioni differenti…!!!
Ma se poi fosse lo stesso chef che non lo sa fare il minestrone?!
E’ assai probabile che sia vero un pò di tutto, ossia che abbiamo una pessima classe politica, una pessima classe giornalistica e dei pessimi ascoltatori, sta di fatto che tutti costoro hanno famiglia e il successo delle prime due categorie è dettato dai “voti” degli ascoltatori, sia quelli che si esprimono nell’urna che nei dati Auditel!
Ma sino a che punto politici e giornalisti sono legati alle scelte del popolo?! Certo che con le ultime leggi elettorali e con le concentrazioni editoriali che si sono verificate in Italia c’è poco da scegliere o da sentirsi liberi?!
In realtà penso che al di là del torto o della ragione, per dirla alla Hobbes, ciò che muove l’individuo nelle sue azioni è innanzitutto il suo interesse personale, non fosse altro che per puro istinto di conservazione, tradotto con un linguaggio contemporaneo, e mi scuso del paragone, pensate alla “filosofia” di Razzi!!!
Pensate all’ex Ministro degli esteri Giulio Terzi, che diede subito le dimissioni quando il Governo italiano decise che i marò dovevano rientrare in India per essere incarcerati! UOMO DI UN ALTRO MONDO!!!
L’interesse del politico viene prima al massimo insieme all’interesse collettivo, mai dopo, sarebbe puro autolesionismo, che per me è l’unica cura che potrebbero interpretare la casta politica, amministrativa e anche giornalistica!
Politica e informazione, nel fare il loro lavoro innanzitutto affermano uno status personale che va al di là e al di sopra di quello che viene detto o fatto, perché quello che conta è il momento in cui certi comportamenti si pongono in essere, che il più delle volte sono fonte di potere, prestigio e danaro, tutto il resto sarà superato dalla chiacchiera inutile, il giorno dopo e dagli stessi inutili protagonisti, ed è proprio di questa inutilità che una crescente parte degli “ascoltatori” si sta rendendo sempre più conto, non è più sufficiente dibattere sempre gli stessi problemi, con le solite argomentazioni, da parte delle stesse facce, che di mestiere fanno questo, campano con questo, non risolvono nulla, pongono in essere opinioni su cui è ridicolo costruirsi un parere, ci mettono gli uni contro gli altri su posizioni ridicole e poi alla fine cercano anche l’applauso finale… … … ma mi faccia il piacere!!!