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Attenti al dito!?

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Vorrei con questo post testimoniare la mia completa solidarietà e stima, nei confronti del giornalista del Fatto Quotidiano, Marco Lillo, che per le pubblicazioni fatte sia sul suo quotidiano che sul  suo libro , Di padre in figlio, ha subito da parte della procura della Repubblica di Roma, ben quattro perquisizioni domiciliari, casa sua, casa a Polignano a mare, casa della sua ex moglie e casa del padre di 94 anni, senza contare quelle effettuate a casa di Federica Sciarelli,  compagna del sostituto procuratore della repubblica della DDA di Napoli Henry John Woodcock, che ha dato via alle indagini sulla CONSIP, passate poi per competenza a Roma.

Le perquisizioni hanno lo scopo di scoprire chi è stato a rivelare a M. Lillo le informazioni sulle indagini che Woodcock stava svolgendo sugli appalti gestiti dalla CONSIP, per le quali ricordiamo sono coinvolti, il padre di Renzi, il Ministro Lotti, L’amministratore delegato della CONSIP Luigi Marroni, il generale dell’Arma Emanuele Saltalamacchia, il presidente di Consip Luigi Ferrara, il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. Ferrara, a sua volta, l’avrebbe saputo direttamente dal comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette.

Ci sono in questa storia tutti gli estremi per fare dell’affare CONSIP, il watergate italiano! Ebbene cosa succede nella democraticissima Italia? A Roma si cerca di insabbiare le indagini sulla CONSIP, troppi i pezzi grossi coinvolti, e dall’altro lato si da una dura prova di forza, e probabile intimidazione per atti futuri, nei confronti della libertà di stampa e di chi, non facendo altro che il proprio dovere, ha pubblicato dei fatti!

Solo durante l’epoca fascista si è visto un accanimento tale nei confronti della libertà di stampa. Mi meraviglio che non abbiano perquisito anche gli uffici del Fatto Quotidiano!? Organo reazionario!!!?

E’ proprio il caso di dire: quando un dito indica la luna, gli stupidi, i disonesti cosa fanno? Arrestano il dito!!! Povera Italia, poveri italiani.

Doveri negati

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Giudicare gli altri non è una cosa semplice! Bisogna avere seri argomenti per poter affrontare un’analisi di questo genere, altrimenti rischieremo semplicemente di essere presi per arroganti, presuntuosi o, il che è peggio, di sbagliare la nostra valutazione, ed essere così, a nostra volta vittima delle critiche altrui.

Giudicare gli altri non significa necessariamente sentirsi superiore agli altri, ma probabilmente aver maturato in quel particolare ambito, una serie di esperienze che ci darebbero la possibilità di poter esprimere un giudizio in piena serenità.

Ora si sa, si scrive innanzitutto per se stessi, e per chi come me è alla ricerca di una probabile verità e non del consenso, poco conta l’esporsi a giudizi altrui viziati da una erronea conoscenza dei fatti, delle norme o, cosa assai più grave, da inutili sentimentalismi o ricordi.

Ad esempio, per uno come me a cui piace la musica di Chet Baker, Paul Desmond, Dave Brubeck, Esperanza Spalding, Diana Krall, Aziza Mustafa Zadeh, Jane Monheit, fa una certa fatica a definire musica quella che produce Vasco Rossi, checchè ne dica il mediocre Vincenzo Mollica.

Ma il popolo è sovrano, e dal momento che una quantità straordinaria di persone ha decretato il successo di Vasco, Vasco è un cantante di talento!!! In realtà la musica è un’altra cosa! Tuttalpiù trattasi di barzellette.

Ora c’è a chi può non piacere la musica degli autori e interpreti che ho citato! Allora vuol dire che non si parla più di musica, bisogna cambiare argomento e andare su Novella tremila per parlare di Vasco Rossi!!!I

Il dilemma è sempre lo stesso: conta più la qualità o la quantità delle cose? Probabilmente una via di mezzo sarebbe la soluzione migliore, ma non basterebbe.

In una società capitalista, strutturata come la nostra, quello che ha più importanza è la quantità, di chi compra, così come di chi vota, perché solo in questo modo si decide in una vera democrazia chi deve avere successo e chi no. Ma questo processo è ricco di errori e non sempre vengono scelti i migliori, i più degni i più validi, ossia coloro che dovrebbero essere in grado, con il loro contributo di migliorare la qualità della società che li ha eletti. Far capire insomma che una cosa è leggere, un’altra cosa è capire, una cosa è ascoltare, un’altra è sentire, una cosa è vivere, un’altra è sopravvivere.

Siamo tutti consapevoli del fatto che le società contemporanee sono ricche di ignoranti gozzuti, ossia persone assolutamente incivili, con le quali non è possibile stabilire nessun tipo di dialogo, il loro mondo è fatto di puro egoismo, malafede, superficialità, ipocrisia e disonestà, ne ho avuto la netta consapevolezza quando sono venuto a conoscenza di quella città in Campania dove una ragazzina è stata costretta a lasciare la sua città, perché i cittadini del paese, compreso il sindaco, solidarizzavano più con gli stupratori che con la ragazza violentata! Un’intera comunità che ha aggiunto la vergogna alla vergogna, nel pieno silenzio delle istituzioni che non sono intervenute. Ora queste persone, come tante altre, in tanti Paesi del mondo, andrebbero in qualche modo redarguite! Cosa potrebbero mai fare di bene costoro per se stessi e per la società che li circonda?! Siamo sicuri che il diritto-dovere al voto sia un comandamento per grazia ricevuto? E non una conquista che bisogna meritare? L’apporto al miglioramento della società, non dovrebbe essere, in quanto tale, di tipo qualitativo? L’opposto di questo processo non è forse quello che ha ingenerato una società così ingiusta, iniqua, diseguale? Ci sarà pure il modo di punire e correggere le evidenti anomalie di una democrazia? Si pensi ad esempio ai Comuni commissariati perché sciolti per infiltrazioni mafiose? Cioè lo Stato prende atto che una comunità non è più nelle condizioni di autogovernarsi, e sostituisce Sindaco e Giunta con una persona nominata dalla Prefettura. Ora mi chiedo come mai una inciviltà di un altro genere di una comunità così come di una pubblica amministrazione, non dovrebbe essere sanzionata allo stesso modo? Forse i condannati con sentenza passata in giudicato non perdono tutti i diritti civili?

L’indifferenza, il lasciar fare, il far finta di non vedere, la stessa abitudine all’orrore che ci circonda, è in se già una forma atroce di inciviltà e di violenza…A volte prendere la cicuta, come fece Socrate per insegnarci cosa è la democrazia, è un atto dovuto… … …

 

 Come si può amare la vita se si vive soltanto un’ora e mezzo al giorno e si buttano via tutte le altre ore? E questo è quello che ho fatto per tutta la vita. E non l’ho amato. Credo che chiunque lo ami sia un grande idiota. Non c’è modo di poter amare questo genere di vita.

Charles Bukowski

Spegnete la TV

disuguaglianza

A volte resto esterrefatto di fronte a fatti che accadono! Quelli che mi lasciano più incredulo, sono quelli che non presentano nessuna giustificazione di tipo etico o culturale al loro verificarsi e inoltre contrastano fortemente contro quel comune sentire di giustizia sociale.

Il probabile rinnovo del contratto del noto presentatore TV Fabio Fazio alla RAI, rientra entro quei fatti che mi fanno schifo. Undici milioni di euro e rotti per quattro anni, in pratica circa 3 milioni di euro all’anno, esentasse, a cui devono aggiungersi i lauti compensi per la Littizzetto, della  Lagerbäck, e poi ci sono  Antonio Bergero, Piero Guerrera, Giacomo Papi, Veronica Oliva, Giacomo Brullo, Giacomo Freri, Marco Presta e  Beppe Tosco, poi c’è lo staff tecnico… ma quanto caspita costa questa trasmissione? Certo ci sono gli introiti della pubblicità! Ma quanto caspita costa uno spot in TV?

Ora non è il caso di giudicare la trasmissione in sé: << Che tempo che fa>>: che può piacere non piacere, questo va da sé! Quello che in realtà mi chiedo, quando vedo un compenso di questo genere è:

  • Domanda: Ma che lavoro fa Fazio?
  • Risposta : Fa delle domande!!!
  • Risposta : Intervista delle persone!!!
  • Osservazione: Ma per intervistare delle persone è così indispensabile pagare così tanto?
  • Risposta: Si perché le domande come le fa Fazio non le fa nessuno, forse solo B.Vespa!!!
  • Osservazione: Nessuno in Italia è in grado di fare delle domande così intelligenti come fa Fazio!!!
  • Osservazione: Ma i contribuenti quanto pagano a Fazio per ogni domanda che fa?

 

  • Tesi: Fazio è il migliore presentatore della TV in Italia.

 

  • Antitesi: Nessuno è in grado di paragonarsi a Fazio.

 

  • Sintesi: Fazio è insostituibile e merita di essere strapagato.

 

Se Fazio ha così tanto successo, è perché c’è un pubblico che lo segue, il programma è su RAI Tre e si presume che il pubblico sia prevalentemente di centro-sinistra, di sabato sera e di domenica, si suppone un ceto medio, borghese benestante, comunque persone che hanno bisogno con ironia di sentirsi coinvolti da un processo mass- mediologico in cui si ha la presunzione di fare informazione e/o comunicare a un pubblico che sente l’esigenza di sentirsi più sensibile alle istanze della collettività e che giustamente non vuole confondersi con quel lordume che propone Mediaset.

Ora se siamo tutti d’accordo che in Italia ci sono seri problemi di natura economica, sociale e soprattutto redistributiva, tanto è vero che c’è chi si da fuoco perché non riesce a sopravvivere, non sarebbe il caso di fare un uso un pò più accorto del danaro pubblico? Tanto con molto meno, si potrebbe lo stesso vivere, molto, ma meglio! E lasciare ai meno fortunati di avere un’esistenza un po’ più dignitosa.

Fazio in tutta questa faccenda non ha nessuna colpa, non è colpa Sua se ha il coltello dalla parte del manico, i veri responsabili di questa vergogna, sono tutti coloro che seguono Fazio durante le Sue interviste, perché le domande come le fa lui, non le fa nessuno! Secondo me il pubblico di Fazio sono come quegli animalisti che sono contro le pellicce e poi hanno nell’armadio una pelliccia di visone! Mi spiego: non si può essere di sinistra e assistere a  un’amministrazione pubblica, che da tanto a pochi e poco o niente a tanti. Io non guardo Fazio perché non mi va di essere complice della cattiva distribuzione di danaro da parte di un Ente pubblico, anche se soggetta a una disciplina particolare.

Se volete capire di più il mondo che Vi circonda, leggeteVi un buon libro:

  • Per capire un po’ la società leggeteVi di Thomas Piketty, Il Capitale nel ventunesimo secolo.
  • Per capire un po’ di poesia leggetevi Elogio dell’Ombra oppure la misura della mia speranza di Jorge Luis Borges.
  • Per capire un pò di psicologia leggeteVi: A che gioco giochiamo di Berne Eric.
  • Di filosofia, Lo zen e il tiro con l’arco di Herrigel Eugen.
  • Di comunicazione, di Gualtiero Roveda, La Chiave delle Cose Nascoste.

Per sentirsi più informati, più sensibili, più intelligenti più equi, più solidali più giusti più corretti, più educati e meno ipocriti, non c’è nessun bisogno di seguire Fazio.

E fattelo tu…

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Quante volte ho assistito o partecipato a quelle multiformi composizioni che nascevano nel centro-sinistra in Italia! Così piene di speranze, di propositi, di uomini e ideali che sapevano raffinare e sublimare le mie elementari speranze di avere una società più giusta ed egualitaria e più incline a trasferire nella collettività principi di solidarietà, sussidiarietà, redistribuzione e compartecipazione; tutti propositi miseramente falliti!

Ora, all’alba di una nuova tornata elettorale, rivedo facce vecchie e meno, ripropormi la stessa formula che su di me non è priva di effetto, ma non di affetto! Uomini vecchi e nuovi, che incominciano ad usare un linguaggio che su certe persone hanno una certa capacità di fascinazione, perché essi sanno sfruttare il nostro sapere, e sanno che abbiamo bisogno di credere in una società migliore. In realtà buona parte di costoro non sono credibili, e anche là dove parla la loro bontà, parlano ancora di più i loro atti, intendo quelli votati in aula quando gli veniva chiesto da che parte stare!?

Ora perché mai dovrei ricadere nello stesso trabocchetto, fatto di uomini che hanno sempre maltrattato le mie idee?!

E’ mai possibile che la mia autodeterminazione per un voto a sinistra, debba per forza incanalarsi in formazioni, inutili e autoreferenziali?! Perchè poi ad eccezione del PCI di Berlinguer, non c’è mai stata una sinistra etica in Italia.

Essere indipendenti, essere liberi, essere coerenti, restare con il proprio patrimonio di idee di sinistra, pur guardando altrove, magari confondersi o disilludersi, ma provare a rimettersi in discussione in modo nuovo, perché quello di cui  le nostre Istituzioni hanno bisogno è di un  periodo di transizione in cui far scendere dallo scanno chi ha sempre comandato e fare riforme radicali per poter affrontare meglio le sfide che ci attendono, in una Repubblica davvero rinnovata e uniformata a quei principi costituzionali sempre più maltrattati e vessati dagli esecutivi che si sono avvicendati nell’ultimo ventennio.

E’ un gioco pericoloso, ma necessario, un gioco che potrà portare a estinzione certa i protagonisti, ma sarà un gioco in cui le Istituzioni italiane ne usciranno sicuramente più rafforzate.

Ora la materia prima su cui lavorare per rinnovare le Istituzioni, in Italia, ma anche in tante nazioni europee, è assai scarsa, lo ha dimostrato e lo dimostrerà quando sarà chiamata ad esprimere i propri rappresentanti! Non so se vi è mai sfiorata l’idea di fare una valutazione qualitativa del livello di preparazione o serietà della nostra classe politica?! Con percentuali differenti, ma comunque sempre letali per le nostre Istituzioni, tra venditori di parole vuote, azzeccagarbugli da quattro soldi, e soubrette fallite, spesso prevale più la spregiudicatezza che la competenza, questo è il riflesso più evidente e immediato dell’assetto culturale della società in Italia!

Eppure, dopo i macelli compiuti dal centro-destra e perpetrati dal centro-sinistra che ne copiava i programmi, ci sono tante persone speranzose e pronte a rivotare le stesse persone, gli stessi inutili programmi, magari in forme diverse, più originali, meglio infiocchettate da una stampa nazionale così incline al servilismo, ma sarà sempre la stessa minestra riscaldata.

Non ho fede, nè fiducia, nelle capacità degli italiani di rinnovarsi o rischiare, un po’ per malafede, un pò per incompetenza, un po’ per ingenuità, un po’ per paura, un po’ per abitudine, un po’ per noia, gli italiani voteranno sempre allo stesso modo, ossia quello per la creazione di esecutivi inutili ed autoreferenziali, giusto per il gusto di vantarsi, quando una buona Legge elettorale c’è lo consentirà, di essere in una democrazia, e quando andrà bene si limiteranno all’ordinaria amministrazione, lasciando poi agli “altri” italiani di cavarsela da soli, come hanno sempre fatto!

In questo scenario tra quelli che votano a destra e quelli che votano a sinistra e quelli che guardano altrove, c’è chi da tempo non và più a votare, un numero sempre più crescente di persone, a cui presumo le Istituzioni democratiche, dovrebbero dare un valore giuridicamente vincolante e quindi in grado di condizionare le scelte politiche, perché anche chi non vota, rinunciando a un diritto-dovere, esprime un giudizio innanzitutto 

morale, e poi politico, ossia una sfiducia totale e incondizionata nei confronti della Repubblica… … …e scusate se è poco! Se così tanti italiani rinunciano al voto, quale legittimazione può avere una classe politica per giunta eletta con una manciata di voti, oppure in base a Leggi truffaldina?

Selezionati in malo modo, votati in malo modo, giudicati in malo modo, eletti per pochi voti, non c’è da meravigliarsi se poi i risultati sono quello che sono, con queste premesse, mi verrebbe da ribadire una frase di uno spot TV:<< … e fattel tu, un Governo se ne sei capace… … …!!!>>

Per smettere di tormentarsi, bisogna lasciarsi andare in un disinteresse profondo, smettere di preoccuparsi del quaggiù e del lassù, cadere nel menefreghismo dei morti.

Emil Cioran

Mala tempora currunt

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Sommosse

Ho guardato questa città bruciare due volte

durante la mia vita

e l’evento più rilevante

è stato la reazione dei

politici di fronte

alle conseguenze

quando hanno

proclamato l’ingiustizia

del sistema

e hanno reclamato un nuovo

patto sociale per i disgraziati e per i

poveri.

 

Niente è stato modificato la scorsa volta.

Niente sarà cambiato questa volta.

 

I poveri rimarranno poveri.

i disoccupati rimarranno tali.

Quelli senza casa rimarranno

senza casa.

 

E i politici,

ingrassati dal paese, prospereranno

per sempre.

Charles Bukowski

 

P.S. L’ignoranza è un diritto, ma molti se ne fanno un dovere!

Pino Caruso

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Non sono un esperto di cultura islamica, ne tantomeno un esegeta del Corano, quindi volendo esprimere un’opinione, lo farò attraverso l’unico metodo di cui dispongo le minime cognizioni: cioè quello storico.

Attraverso il metodo storico, vorrei fare due riflessioni, una di natura prettamente storiografica: La massima espansione dell’Islam si è verificata tra il 661/750 con cui i mussulmani riuscirono a spingersi sino a conquistare buona parte dell’odierna penisola iberica e a influenzare buona parte delle regioni poste a sud del Mediterraneo; in seguito l’impero Ottomano tra il 1453/1566 si è spinto sono a conquistare i Balcani e spingersi sino alle porte di Vienna 1683, nonostante tutto, nonostante la forza militare, politica ed economica di questi due imperi, fosse infinitamente superiore a quella di coloro che pretendono in nome dell’Islam di conquistare l’occidente, entrambi gli imperi furono sconfitti, ricacciati nei loro territori e più volte “ricondotti all’ordine” da incursioni europeei. Ora cosa farebbe pensare a una forza come quella che si riconduce all’ ISIS, infinitamente inferiore per uomini e mezzi di abbattere l’occidente?

Il terrorismo di matrice islamica è un’arma oltre che vile anche perdente in partenza, molto più preoccupante è quella di natura demografica, in quanto per ragioni di nascite educazione e proselitismo, la popolazione mussulmana è destinata ad essere superiore a quella cristiana e data la tolleranza di quest’ultima nei confronti dell’ISLAM e alla supremazia della democrazia in occidente, possiamo aspettarci anche una modifica del Diritto, Jus Gentium in nome della Shiaria che si ispira direttamente al Corano.

L’altro elemento storico si rifà direttamente all’interpretazione dei testi Sacri, in particolar modo al Vecchio Testamento: personalmente devo ammettere che non mi è mai piaciuta la natura, la composizione e l’interpretazione del Vecchio Testamento, che spesso ci offre, come mi sembra faccia il Corano, l’immagine di un Dio guerriero, di un Dio sterminatore, vendicativo, che per difendere il “Suo” popolo, ammazza e stermina gli altri popoli, compresi i bambini – vedesi le dieci piaghe dell’Egitto-. Probabilmente, in tutte le ipotesi… ci si trova di fronte a personaggi letterari e sarebbe un errore “madornale (!?)”contestarne la loro rilevanza ed esistenza storica, in nome della quale ad esempio, Israele pretende ancora di ottenere i territori in Palestina e qualcuno di punire o conquistare l’occidente e Roma!

Gesù, come Socrate o Confucio non ha mai scritto nulla del proprio pensiero, quello che sappiamo di Gesù è quello che altri hanno trascritto circa gli insegnamenti di Cristo, ed altri ancora hanno selezionato e catalogato, vedi la differenza tra vangeli ufficiali e apocrifi!? Quindi non conosciamo il pensiero di Cristo, ma quelli che altri hanno interpretato circa gli insegnamenti di Cristo!? Non a caso John P. Meier, un cattolico oggettivo, nel Suo libro: Un Ebreo marginale, ripensa la figura del Gesù storico, considerandolo, insieme ai Suoi seguaci, personaggi marginali, diverso è il discorso per San Paolo, il vero fondatore del Cristianesimo.

Eppure per alcune religioni quello che è scritto in alcuni testi sacri è inamovibile, anzi alcuni ritengono che un dio possa ordinare al proprio popolo di sterminare un persone infedeli e per questo sacrificio meritare un paradiso con 90 vergini… per farci cosa?! Oscenità in Paradiso???

La verità è un’altra?! Gli aforismi di Gesù, nel volumetto: The Logia of Jeshua, tradotto da Guy Devemport e Benjamin Urritia, ci parla: << Il regno di nostro padre non verrà mentre la gente sta a guardare: nessuno potrà dire: Guarda qui! O eccolo là! Perché il regno è dentro di voi e attende che lo troviate>>.

Quindi il regno di Dio, è una parte sconosciuta della nostra interiorità e non può essere collocata nello spazio e nel tempo.

E per quelli il cui loro essere è solo un abisso?

:<< Separato da ciò che attira e trascina quello che io sono,

Se ne sta divertito, compiacente, compassionevole, inattivo, unitario,

Guarda dall’alto, è eretto, o appoggia un braccio a un impalpabile sicuro sostegno,

Con la testa piegata di lato, curioso di ciò che verrà dopo,

Dentro e fuori dal gioco, osservando e meravigliandosi.

Deluso, respinto, piegato contro la terra,

Oppresso da me stesso, che ho osato aprir bocca,

Conscio ora che tra tante vane parole, i cui echi ricadono su di me, non ho avuto la minima idea di chi o che cosa io sia,

Ma che di fronte a tutti i miei arroganti poemi il mio vero Io intatto si aderge, inespresso, tuttora inattinto,

E, ritiratosi lungi, mi arride con beffarde congratulazioni e inchini,

Con scrosci di lontane risate ironiche per ogni parola che ho scritta,

In silenzio indicando questi canti, e poi la sabbia che m’è sotto i piedi.

Di Dio non so;

Ma questo so;

Non concepisco alcun essere più meraviglioso dell’uomo.

Io credo in te anima mia, e l’altro che io sono non deve umiliarsi davanti a te né tu davanti a lui>>.

 

Walt Whitman

Leggerlo mi ha reso felice… … …

 

Quinto_potere

Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male. Abbiamo una crisi. Molti non hanno un lavoro, e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo. Il potere d’acquisto del dollaro è zero. Le banche stanno fallendo, i negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade e non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine. Sappiamo che l’aria ormai è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile. Stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro telecronista locale ci dice che oggi ci sono stati 15 omicidi e 63 reati di violenza come se tutto questo fosse normale, sappiamo che le cose vanno male, più che male. È la follia, è come se tutto dovunque fosse impazzito così che noi non usciamo più. Ce ne stiamo in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa più piccolo e diciamo soltanto: “Almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti per piacere! Lasciatemi il mio tostapane, la mia TV, la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente ma… ma lasciatemi tranquillo!” Be’, io non vi lascerò tranquilli. Io voglio che voi vi incazziate. Non voglio che protestiate, non voglio che vi ribelliate, non voglio che scriviate al vostro senatore, perché non saprei cosa dirvi di scrivere: io non so cosa fare per combattere la crisi e l’inflazione e i russi e la violenza per le strade. Io so soltanto che prima dovete incazzarvi. Dovete dire: “Sono un essere umano, porca puttana! La mia vita ha un valore!” Quindi io voglio che ora voi vi alziate. Voglio che tutti voi vi alziate dalle vostre sedie. Voglio che vi alziate proprio adesso, che andiate alla finestra e l’apriate e vi affacciate tutti ed urliate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!. Voglio che vi alziate in questo istante. Alzatevi, andate alla finestra, apritela, mettete fuori la testa e urlate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” Le cose devono cambiare, ma prima vi dovete incazzare. Dovete dire: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” Allora penseremo a cosa fare per combattere la crisi, l’inflazione e la crisi energetica, ma Cristo alzatevi dalle vostre sedie, andate alla finestra, mettete fuori la testa e ditelo, gridatelo: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!”

… … … E perché io dico “poveri noi”? Perché voi, il pubblico, ed altri 62 milioni di americani, ascoltate me in questo istante! Perché meno del 3% di voialtri legge libri, capito? Perché meno del 15% di voi legge giornali o riviste! Perché l’unica verità che conoscete è quella che ricevete alla TV! Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla TV. La TV è la loro Bibbia, la suprema rivelazione. La TV può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La TV è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio, e poveri noi, se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati e quindi poveri noi che Edward George Ruddy è morto. Perché questa Società è ora nella mani della CCA, la Communications Corporation of America; c’è un nuovo presidente in carica, chiamato Frank Hackett, al 20° piano nell’ufficio del signor Ruddy e quando una fra le più grandi corporazioni del mondo controlla la più efficiente macchina per una propaganda fasulla e vuota, in questo mondo senza Dio, io non so quali altre cazzate verranno spacciate per verità, qui. Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni e giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere. Quindi se volete la verità andate da Dio, andate dal vostro guru, andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l’unico posto dove troverete mai la verità vera. Sapete, da noi non potrete ottenere mai la verità: vi diremo tutto quello che volete sentire mentendo senza vergogna, noi vi diremo che, che Nero Wolfe trova sempre l’assassino e che nessuno muore di cancro in casa del dottor Kildare e che per quanto si trovi nei guai il nostro eroe, non temete, guardate l’orologio, alla fine dell’ora l’eroe vince, vi diremo qualsiasi cazzata vogliate sentire. Noi commerciamo illusioni, niente di tutto questo è vero, ma voi tutti ve ne state seduti là, giorno dopo giorno, notte dopo notte, di ogni età, razza, fede… conoscete soltanto noi! Già cominciate a credere alle illusioni che fabbrichiamo qui, cominciate a credere che la TV è la realtà e che le vostre vite sono irreali. Voi fate tutto quello che la TV vi dice: vi vestite come in TV, mangiate come in TV, tirate su bambini come in TV, persino pensate come in TV. Questa è pazzia di massa, siete tutti matti! In nome di Dio, siete voialtri la realtà: noi siamo le illusioni! Quindi spegnete i vostri televisori, spegneteli ora, spegneteli immediatamente, spegneteli e lasciateli spenti, spegnete i televisori proprio a metà della frase che vi sto dicendo adesso, spegneteli subito!!!

Ieri sera sono salito quassù e vi ho chiesto di alzarvi e di lottare per la vostra sopravvivenza: lo avete fatto ed è stato bellissimo! Sei milioni di telegrammi sono arrivati alla Casa Bianca! L’acquisto della CCA da parte degli Arabi è stato fermato! Il popolo ha parlato! Il popolo ha vinto! È stata una radiosa “eruzione di democrazia”! Però tutto finirà lì, amici. Questo tipo di cose non si ripeterà facilmente: noi sappiamo molto bene in fondo ai nostri cuori terrorizzati che la democrazia è un gigante agonizzante, uno stanco, disfatto, morente concetto politico che si contorce nella sua fine penosa. Non dico che gli Stati Uniti sono finiti come potenza mondiale: gli Stati Uniti sono il più ricco, più potente, più progredito paese del mondo, anni luce più avanti di qualsiasi altro. E non dico che i comunisti si impossesseranno del mondo, perché i comunisti sono più morti di noi. Ciò che è finita: è l’idea che questa grande nazione sia dedicata all’affrancamento, alla floridezza di ogni suo singolo individuo. È l’individuo che è finito! È il singolo, solitario essere umano che è finito! È ognuno di voi altri che mi ascoltate che è finito! Perché questa non è più una nazione di individui indipendenti oramai. È una nazione composta da duecento ed oltre milioni di esseri transistorizzati, deodorrizzati, più bianchi del bianco, tutti profumati al limone: del tutto inutili come esseri umani e rimpiazzabili come pezzi di un’auto. Ebbene, è arrivato il momento di chiedersi se “disumanizzare” sia un verbo così brutto: bello o brutto, la disumanizzazione è in corso! Il mondo intero sta diventando umanoide: fatto da creature che sembrano umane ma non lo sono. Il mondo intero, non solo noi: noi siamo solo il paese più progredito, quindi ci stiamo arrivando prima. Le persone del mondo intero stanno diventando prodotti in massa, programmati, numerati, computerizzati.

 

Lei ha osato interferire con le forze primordiali della Natura, signor Beale, e io non lo ammetto, è chiaro?! Lei crede di aver solo fermato una trattativa di affari, ma invece non è così. Gli arabi hanno portato miliardi di dollari fuori da questo paese e ora ce li devono riportare. È il flusso e riflusso, l’alta e bassa marea, il giusto equilibrio ecologico. Lei è un vecchio che pensa in termini di “nazioni” e di “popoli”… Non vi sono nazioni, non vi sono popoli; non vi sono russi, non vi sono arabi; non vi sono Terzi Mondi, non c’è nessun Ovest. Esiste soltanto un Unico, un Solo Sistema di Sistemi: uno, vasto e immane, interdipendente, intrecciato, multivariato, multinazionale, dominio dei dollari: petroldollari, elettrodollari, multidollari, reichmark, sterline, rubli, franchi e schekel! È il Sistema Internazionale Valutario che determina la totalità della vita su questo pianeta. Questo è l’ordine naturale delle cose, oggi. Questa è l’atomica e sub–atomica e galattica struttura delle cose oggigiorno. E lei ha interferito con le primordiali forze della Natura! E lei dovrà espiare. Capisce quello che le dico signor Beale? Lei si mette sul suo piccolo schermo da 21 pollici e sbraita parlando d’”America” e di “democrazia”… Non esiste l’America, non esiste la democrazia! Esistono solo IBM, ITT, AT&T, Dupont, DOW, Union Carbide ed Exxon. Sono queste le nazioni del mondo, oggi. Di cosa crede che parlino i russi nei loro consigli di Stato? Di Carlo Marx? Tirano fuori diagrammi di programmazione lineare, le teorie di decisione statistica, le probabili soluzioni, e computano i probabili prezzi e costi delle loro transazioni e dei loro investimenti: proprio come noi. Non viviamo più in un mondo di nazioni e di ideologie, signor Beale: il mondo è un insieme di corporazioni, inesorabilmente regolato dalle immutabili, spietate leggi del business. Il mondo è un business, signor Beale: lo è stato fin da quando l’uomo è uscito dal magma. E i nostri figli vivranno, signor Beale, per vedere quel mondo perfetto, in cui non ci saranno né guerra né fame né oppressione né brutalità: una vasta ed ecumenica società finanziaria per la quale tutti gli uomini lavoreranno per creare un profitto comune, nella quale tutti avranno una partecipazione azionaria, e ogni necessità sarà soddisfatta, ogni angoscia tranquillizzata, ogni noia superata.

A George Soros

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E mentre ognuno di Noi è intento ai mille affanni quotidiani, preoccupati dal tempo che ci sfugge e ci affanniamo nel renderlo migliore per noi stessi e per chi ci sta più a cuore, preoccupati persino di renderlo migliore a chi tra di noi ne ha fatto una missione allegramente retribuita, c’è chi lavora per complicarti la vita, per rendertela più difficile ed in alcuni casi, là dove interviene il Buon Dio, inutile!

Eppure c’è stato un momento in cui avevamo deciso di essere uomini e di creare intorno a Noi un mondo di relazioni sociali e culturali virtuose, tali da ingenerare solo progresso, civiltà e un pizzico di consapevole felicità, eppure tutto questo viene inglobato da falsi miti, il dio danaro, le false religioni e le idee irriverenti, con una forza tale da trasformarci solo in sterili consumatori, di oggetti inutili, di uomini inutili e di approssimazioni circa il nostro divenire e per i più fortunati l’idea che possa esistere un paradiso.

Da schiavi a sudditi, da sudditi a cittadini, da cittadini a consumatori, da consumatori ad essere consumati e inutili consumatori della nostra vita, a tal punto che i più ottimisti pensano di rinascere schiavi, non fosse altro che per iniziare un ciclo e nel frattempo distrarsi tra le braccia di una donna.

Semplici consumatori, una nuova forma di schiavitù, e la nostra valutazione di uomini è la funzione inversa della nostra capacità di consumare, più siamo bravi a consumare meglio contiamo per la società, perché i migliori consumatori sono quelli che hanno più soldi, e più consumiamo cose inutili maggiore è il nostro consenso, i non consumatori sono i poveri, quelli che contano meno per il mercato, quindi inutili come le cose che i benestanti consumano per diletto, drammatica è l’equiparazione delle cose agli uomini!

E in questo frastuono non c’è un Dio non c’è uno Stato, non c’è un uomo che possa ascoltare il tuo dolore, perché se chiedi aiuto devi essere disposto a scendere a compromessi.

Intanto c’è chi, più o meno per fatal combinazione, vola alto, così alto da essere imprendibile, quando vuole sgancia bombe o soldi che più o meno sono la stessa cosa, ingenerando morte, rabbia e disperazione, e dopo ogni incursione si ritira sempre più in alto con molti più soldi e bombe di quelle che ha sganciato in precedenza, e dall’alto del suo nido si gode il panorama di un’umanità così debole, perchè senza protezioni sociali, così stolta, perché litiga tra se di chi è stata la colpa, così meschina, perché riconoscente a chi è causa delle loro disgrazie; e intanto il Diritto delle Genti – Ius Gentium -, la spada principale di difesa dei cittadini, gestito da corrotti e incapaci, è indifferente al grido di aiuto degli uomini, anzi spesso contribuisce a offenderli e versarli.

Siamo una pagliuzza in balia di un mare in tempesta, fatto di banca-straccia che polverizza ogni nostra emozione, una massa enorme di danaro che annulla ogni nostra seria cognizione della vita, della libertà e della felicità, se mai ci fosse speranza!

Ovunque andranno costoro, si siederanno sempre a capotavola, e di sicuro la tavola non sarà mai rotonda! E i convitati dovranno solo ubbidire e fare leggi ad hoc.

 

Sciacalli in libertà che hanno bilanci al cui confronto le Leggi di Bilancio di uno Stato iper-industrializzato, sono carta straccia, e dentro quelle infauste leggi c’è la nostra vita che qualcuno ha posto in vendita al migliore offerente, pensiamo di ottenere quello e quell’altro, di scegliere quello e quell’altro, ma alla fine consumiamo solo noi stessi, ma alla fine non siamo altro che stupidi consumatori di oggetti inutili, di leggi inutili e nella migliore delle ipotesi di clown senza volto.

Vive la France!

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Non riesco a nasconderVi il mio sbigottimento rispetto a quello che si è verificato in Francia con le Presidenziali, non tanto in merito all’esito che davo per scontato, quanto rispetto all’atteggiamento che i francesi hanno avuto rispetto al voto, soprattutto se lo paragoniamo alla fenomenologia italiana!!!

Ricostruiamo il percorso presidenziale in Francia negli ultimi tempi!

La Francia boccia pesantemente Nicolas che a capo dell’Unione per il movimento popolare, porta sostanzialmente i gollisti alla vittoria durante le elezioni del 2007, al Suo posto viene eletto nel 2012, François Hollande a capo del Partito socialista, letale per Sarkozy è stata la Sua inafficace politica sia interna, con cui viene ufficializzata la crisi del sistema economico-finanziario e sociale francese che internazionale, infatti la Francia di Sarkozy è stata tra i primi Paesi al mondo a fomentare disordini nell’Africa del Nord e Subsahariana e di conseguenza propugnatrice dell’intervento militare. Tali scelte peseranno fortemente sul governo di Hollande, che farà peggio di quello dell’UMP, fallendo rovinosamente in ogni settore del pubblico intervento; tanto è vero che Hollande ha il buon senso di non ripresentarsi alle elezioni del 2017; eppure tante erano state le speranze che una “nobile” parte della sinistra aveva riposto nel partito socialista non fosse altro per una maggiore sensibilità verso le classi più deboli o di quelle che maggiormente stanno pagando la crisi.

Ora dopo che la destra di Sarkozy e diciamo il centro-sinistra di Hollande, avevano così pesantemente fallito, ai francesi eventualmente, dico solo eventualmente, poteva passare l’idea di provare con la destra di Marine Le Pen!? Ipotesi nefasta, da evitare in tutti i modi nell’interesse e per il buon nome dei francesi! Ed ecco il miracolo, a pochi mesi dalle Presidenziali del 2017, un socialista del Governo di Manuel Valls, un certo Emmanuel Macron, già Ministro dell’economia, dell’industria e del digitale, e scusate se è poco, se ne esce dal Partito Socialista, fonda un movimento dal nome En marche, e vince le elezioni per le Presidenziali del 2017.

Ora alcune domande sorgono spontane:

  • I francesi hanno considerato la netta incapacità dimostrata da Macron durante la gestione del ministero dell’economia?!
  • E’ normale votare un uomo solo al potere senza conoscere bene chi sia veramente e soprattutto quale sarà la classe dirigente di cui si circonderà?! E’ normale concedere a un solo uomo tanto potere così a scatola chiusa?!
  • Chi sono quelli che hanno votato Macron?! Tutti quelli che hanno perso le due ultime Presidenziali ex UMP ed ex Partito Socialista; più riciclaggio di così si muore!!! In questo modo, indirettamente si riconferma un vecchio stile di governo e, il che è peggio, una classe dirigente che riconfermerà vecchie e inefficaci formule di Governo. – Renzi e Berlusconi faranno la stessa operazione alle prossime politiche?! –
  • I francesi riciclano se stessi per dare alla Francia uno pseudo nuovo volto, percorso e stile!
  • Chi sono coloro che stanno dietro Macron?! Cioè sarebbe stato possibile la vittoria di Macron se questi non fosse stato appoggiato dall’intero sistema finanziario e dell’informazione in Francia?!
  • Chi sono gli sponsor finanziari e culturali di Macron?! E a quali interessi sono legati?

La cosa certa è che sentiremo parlare un gran bene di questo giovane Presidente, gli auguriamo di non ammalarsi di annuncite, di dilapidare i soldi dei contribuenti a vanvera, solo per uno sporco tornaconto elettorale, di circondarsi di persone capaci ed oneste, di attribuire incarichi solo per merito e non per inclinazione politica, di fare riforme strutturali che migliorino palesemente le condizioni economiche e sociali delle classi più deboli, di frequentare poco i talk show e la televisione in generale, di essere umile, di essere coerente, di essere sincero… … …Perché poi se anche Lui fallirà, può anche darsi che per i francesi, i conigli nel cilindro siano finiti!!!

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Prima o poi si andrà a votare, e tutto dipenderà da due fattori:

  • I caratteri della nuova legge elettorale.
  • La capacità di coagulazione dei partiti più forti.

Le formazioni che dovrebbero scendere in campo sono:

  • Il Movimento Cinque Stelle
  • Il PD di Matteo Renzi, partito di centro che guarda a destra
  • Forza italia partito di centro-destra che guarda al centro

Queste sono le principali formazioni attorno alle quali si dovrebbe formare una maggioranza di Governo

 

Al centro abbiamo

–             Conservatori e Riformisti (CoR)

–             Alternativa Popolare, Alfano.

–             Partito Socialista Italiano (PSI)

–             Scelta Civica

               –             Unione di Centro (UdC) Lorenzo Cesa , Paola Binetti, Gian Luca  Galletti.

 

Questi sono tutti partiti che gravitano nell’orbita renziana.

 

A Sinistra abbiamo:

–             Mdp, Movimento democratico e progressista, Articolo uno con Bersani e company.

–             Sinistra Italiana con Fratoianni, Vendola, Minneo e co.

–             Possibile con Pippo Civati

–             Federazione dei Verdi con Angelo Bonelli

–             Gli arancioni di Luigi de Magistris

               –             Forse PRC e L’Italia dei valori

 

 

La  Destra

  • Lega Nord più Con Salvini
  • Fratelli d’Italia Meloni

 

 

E poi una miriade di partiti di estrema destra o estrema sinistra, come Identità e Azione (IDeA), Forza Nuova (FN), Partito Comunista dei Lavoratori (PCL), Sinistra Critica.

Le passate edizioni elettorali, ormai ci insegnano che come non esiste più una destra e una sinistra, non esistono più neanche un vero centro-destra e un vero centrosinistra, le capacità di passare da un polo all’altro di certe formazioni e di certi uomini, si fa per dire, sono estremamente fluide e sono il frutto esclusivo di calcoli di convenienza personali e non nell’interesse della popolazione, vedi i cosiddetti responsabili!!!

Ci saranno sicuramente tentativi di coalizioni sia da parte del centro-sinistra, vedi Pisapia, sia da parte del centro-destra, perché l’importante è, anche se solo per pochi voti, ottenere il mandato di una formazione governativa dal Presidente della Repubblica. A quel punto il mercato delle vacche sarà aperto, così pure di entrare a far parte del nuovo Governo, avremo cambi di casacca, transfughi di partito, ambigue adesioni al gruppo misto.

In questo modo tutto quello che si è presentato e offerto durante la campagna elettorale, sarà modificato, mistificato o eluso da nuove e/o inedite formazioni governative.

In pratica la lotta per il potere in Italia, sarà caratterizzata da due fasi: durante la prima avremo delle formazioni che serviranno a fregare gli elettori, nella seconda, quando i cittadini avranno già espresso il proprio consenso e quindi sono fuori gioco, i rappresentanti politici che avranno vinto il Concorso Pubblico bandito dallo Stato, né per titoli e né per meriti, si sentiranno autorizzati a riallinearsi e ricompattarsi per assicurare al Paese un Governo e a se stessi stipendi, benefit, privilegi e vitalizzi!

La cosa importante deve essere il mantenimento dello stesso status socio-economico-finanziario, e come sempre tanta fuffa e poca sostanza!

Le vie di fuga per gli elettori consapevoli sono poche:

  • O si decide di non partecipare all’ennesima buffonata – vedi qualità dell’informazione – anche con il beneficio della Corte Costituzionale, ma si sa non andare a votare costituisce pur sempre un’arma a doppio taglio.
  • Oppure, giusto per non essere presi per fessi, assicurarsi per bene a chi va il proprio voto, non nel senso che vada a quel partito o a quella coalizione, ma che vada a una persona seria, onesta e non incline ad accettare compromessi.

Ora per quello che a me può fregare, mi sono un po’ scocciato di fare sempre l’idealista di sinistra, eravamo quattro gatti al bar, tre se ne sono andati a fare la bella vita e sono rimasto da solo seduto a quel tavolino come un cazzo, sperando che mi venissero a prendere, avevo quattro carte in mano  di un colore solo che non mi sono servite a nulla, adesso quei tre amici sono ritornati a sedersi allo stesso tavolino… … … ma questa volta sarò il primo ad alzarmi da esso… … … e non ci tornerò più!!!

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